Dopo oltre 2 anni di sviluppo, il team di Debian ha finalmente rilasciato la nuova versione del sistema operativo, giunto alla versione 10 – codename Buster – e sarà supportato per i prossimi 5 anni.
Tra le novità di spicco c’è il passaggio a Wayland come display server per GNOME, invece di X.Org.
Lato sicurezza è prevista l’installazione di default di AppArmor, un modulo di sicurezza del kernel che fornisce un Mandatory Access Control (MAC) in supporto al tradizionale Discretionary Access Control (DAC) di Unix. AppArmor è presente da diversi anni su Ubuntu (è stato sviluppato da Canonical) e si propone come alternativa al più ostico SELinux.
Inoltre APT utilizzerà un sistema di sandboxing tramite seccomp-BPF, che filtra le chiamate di sistema usando delle policy configurabili tramite regole del Berkley Packet Filter.
Tra i major update di Debian Buster troviamo anche:
- Linux Kernel 4.19 LTS
- systemd 241
- GCC 7.4 e 8.3
- OpenJDK 11
- GNOME 3.30, Xfce 4.12, Mate 1.20
- LibreOffice 6.1
Le architetture supportate sono ben 10 tra cui: i386 (con l’aria che tira ultimamente… yay!), amd64, arm64, ARMv7, PowerPC ed anche IBM System Z.
Quasi inutile dire che le immagini sono disponibili in tutte le salse possibili ed immaginabili tra cui delle pre-built per OpenStack